Non per la sua altezza, ma a causa della sua forma particolare, lo Sciliar è considerato il simbolo del Sudtirolo. Viene usato come decorazione per molti prodotti regionali dell'Alto Adige. Ma è conosciuto anche come paradiso per gli escursionisti, proprio perché confina con l'Alpe di Siusi, l'altopiano più grande d'Europa.
Il Massiccio dello Sciliar è stato scalato per la prima volta nel 1880 da Johann Santner; allora egli salì sulla Cima Santner, a 2.412 m, che da lui prese il suo nome. Insieme alla Cima Euringer (2.394 m), la Cima Santner domina il Massiccio dello Sciliar, dandogli quindi la forma così caratteristica. Lo Sciliar fa parte delle Dolomiti e quindi dal 2009 è anch'esso Patrimonio Naturale dell'Umanità UNESCO.
Piuttosto presto si riconobbe la particolare importanza della geologia, della fauna e della flora, che sono sopravvissute parzialmente all'era glaciale. Di conseguenza nel 1974 la zona intorno allo Sciliar fu inserita nelle zone protette - era sorto il Parco Naturale Sciliar - Catinaccio, il primo parco di questo tipo in Alto Adige. Più tardi venne aggiunta anche la zona intorno al Catinaccio.
Chi non conosce le saghe sulle streghe dello Sciliar? Si narra che un tempo, di notte, le streghe si incontrassero sullo Sciliar, facessero festa, stregonerie e danzassero assieme tutta la notte. Ne sono testimonianza anche le Panche delle Streghe, raggiungibili con una semplice passeggiata.
A proposito: a seconda della prospettiva, da est o da ovest, lo Sciliar, con i suoi 2.563 m, appare come un massiccio montuoso o piuttosto come un altopiano.
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