Appartiene senza dubbio alle più imponenti formazioni geologiche del mondo: la Muta di Malles. Come più grande cono di deiezione delle Alpi orientali è naturalmente conosciuta agli amanti della natura, anche se le dimensioni e la forma della Muta di Malles non si rivelano allo spettatore al primo sguardo.
A nord stiva il Lago di San Valentino alla Muta, a sud-ovest con i suoi circa 10 chilometri di lunghezza si estende fino a Glorenza. Sulle origini della Muta di Malles esiste poca letteratura scientifica. Fino ad oggi si pensa si sia sviluppata da alcuni strati di deposizione. In disaccordo è David Jarman. Il geologo e scienziato scozzese sostiene che la Piana di Malles, popolarmente detta "Multen", è il risultato di un enorme frana.
Indipendentemente dal fatto di come sia sorta la Muta di Malles: con una superficie di circa 13 chilometri quadrati oggi forma un'area naturale unica che si estende da Glorenza a Piavenna. Mentre l'agricoltura nazionale approfitta del suolo fertile, grandi e piccoli ospiti si godono i prati verdi e fiori colorati, la cui bellezza si propaga da circa 900 a circa 1.760 metri sul livello del mare sul lato nord del comune.
Un suggerimento per gli escursionisti e i camminatori che vogliono visitare questo più grande cono di deiezione delle Alpi Orientali in Alta Val Venosta: una fitta rete di canali di irrigazione vecchi di secoli attraversano la Muta di Malles. Le cosiddette rogge offrono le migliori condizioni per ore rilassate e tranquille di trekking.
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