Simile alla lotta libera, il Ranggeln (si pronuncia "rancln") è uno sport atletico tipico delle zone alpine di lingua tedesca che secoli fa è approdato anche in Alto Adige. E ancora oggi gode di grande popolarità tra grandi e piccini.
I lottatori vestiti di braghe e camicione di lino bianco si affrontano a piedi nudi in mezzo a un prato, oggi spesso anche un campo di calcio, e sono suddivisi in quattro categorie di età. È il sorteggio a decidere la coppia che dovrà battersi. Quando il giudice di gara, solitamente un ex ranggler di lunga esperienza, dà il via con la tipica esclamazione "hau ruck, grangglt wert" (qualcosa come "o issa, mo si lotta"), i due contendenti si placcano iniziando la loro lotta che può durare al massimo sei minuti. Sono ammesse soltanto certe prese e mosse, mentre altre sono proibite e vengono punite con la squalifica.
Se uno dei due riesce a stendere l'altro con entrambe le spalle a contatto del suolo, vince e la gara finisce anzitempo. Si va per eliminazioni successive e alla fine ci sarà un vincitore di giornata il cui premio è costituito dal una penna bianca, la cosiddetta "Schneidfeder" ovvero la "piuma della grinta".
Oggi vanno ovviamente sempre più di moda anche le medaglie. Uno spettacolo genuino e divertente che inevitabilmente finisce in una grande festa a cui partecipa tutto il paese.
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