L'area vacanza Alto Adige è ricca di miti e leggende. Una di queste storia ha origine in Val Venosta nella parte occidentale dell'Alto Adige. Si tratta di una malgara, che è stata condannata a vivere come spirito.
Era autunno ed i malgari erano già tornati a valle. Una sera due cacciatori arrivarono ad una malga a Curon Venosta e decisero di trascorrervi la notte. A mezzanotte, all'improvviso, entrò una donna che accese il fuoco e vi mise sopra una pentola piena d'acqua in cui versò della cenere.
Quando quella strana pietanza fu pronta, iniziò a mangiarla e la offrì anche ai due cacciatori, ai quali però, visti gli ingredienti, era passato completamente l'appetito. In seguito ai ripetuti inviti della donna, tuttavia, si sedettero a tavola ed iniziarono a mangiare. E... meraviglia! Quella pappa grigiastra era squisita! Quando i cacciatori ebbero finito di mangiare, si accorsero che improvvisamente la donna era diventata completamente bianca.
Ringraziò di cuore i due per averla liberata dal maleficio: raccontò loro che mentre era in vita aveva lavorato in quella malga, ma aveva sprecato molto latte e burro, per cui era stata condannata a vivere lì come spirito. Finalmente i due cacciatori, mangiando ciò che aveva cucinato, l'avevano liberata dal maleficio.
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